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Prenotazione vaccino Novavax Regione Lazio

Da venerdì 25 febbraio 2022 partono le prenotazioni per la somministrazione nella regione Lazio del tanto atteso vaccino Novavax (Nuvaxovid).

Il Commissario Straordinario per l’Emergenza Figliuolo ha annunciato l’arrivo di un milione di dosi entro questo weekend quindi le inoculazioni dovrebbero iniziare entro pochi giorni.

Il nuovo siero statunitense è stato al momento approvato da Aifa  esclusivamente per i soggetti con un età pari o superiore a 18 anni e solamente per la prima e la seconda dose (ciclo vaccinale primario e non per il booster) di vaccino da somministrarsi ad una distanza di 21 giorni l’una dell’altra

Come prenotare il vaccino Novavax nella regione Lazio

Il metodo di prenotazione sarà il medesimo utilizzato fino a questo momento anche per gli altri sieri anti Covid-19, si utilizzerà quindi la medesima piattaforma regionale raggiungibile al seguente link: https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/main/home

Per accedere alla prenotazione ricordiamo che si deve avere a disposizione la Tessera Sanitaria in corso di validità per inserire i seguenti dati:

  1. Codice Fiscale;
  2. Ultime 13 cifre del codice numerico (TEAM) posto sul retro della tessera

In quali strutture sarà disponibile Novavax?

Di seguito elenchiamo gli hub delle diverse ASL del Lazio in cui viene somministrato il vaccino Novavax

ASL ROMA 1

HUB ACEA – Via delle Cave Ardeatine, 36 – Roma

VILLA AURORA – Via Mattia Battistini, 44 – Roma

PRESIDIO GEORGE EASTMAN – Viale Regina Elena, 287/b – Roma

ASL ROMA 2

HUB EUR – Via Quadrato della Concordia, 4 – Roma

CAMPUS BIOMEDICO – Via Alvaro del Portillo, 5 – Roma

LA VELA – POLICLINICO TOR VERGATA – Viale dell’Archiginnasio, snc – Roma

ASL ROMA 3

POLICLINICO DI LIEGRO – Via dei Badoer, 5 – Roma

IRCCS L. SPALLANZANI – Via Portuense, 222 – Roma

ASL ROMA 4

CENTRO VACCINALE PORTO DI CIVITAVECCHIA – Dir. Porto, 8164-8166 – Civitavecchia (Rm)

CENTRO VACCINALE COVID RIGNANO FLAMINIO – Via dell’aquila, snc – Rignano Flaminio (Rm)

ASL ROMA 5

TIVOLI CITTÀ DELLO SPORT – Via Empolitana, Tivoli (Rm)

PALESTRINA PALAVERDE – Via Pedemontana Stella, snc – Palestrina

ASL ROMA 6

PRESIDIO ALBANO – Via Olivella, 171 – Albano Laziale

VILLA ALBANI ANZIO – Via Aldobrandini, 32 – Anzio

Ospedale San Sebastiano – Via Tuscolana, 2 – Frascati

ASL VITERBO

SALA MICE CIVITACASTELLANA – Via Giuseppe Mazzini, 2 – Civita Castellana

PARROCCHIA S.MARIA GROTTICELLA VITERBO – Via della Mazzetta, 1 – Viterbo

ASL FROSINONE

CASA DELLA SALUTE CECCANO – Borgo Santa Lucia, 52 – Ceccano

SANTA SCOLASTICA DI CASSINO – Via S. Pasquale – Cassino

ASL LATINA

EX ROSSI SUD SAN MICHELE – Via Monti Lepini, 350 – Borgo San Michele (Lt)

CENTRO COMMERCIALE ITACA – FORMIA – Via Mamurrano – Formia (Lt)

ASL RIETI

EX FABBRICA BOSI (CITTADUCALE) – Via Salaria per L’Aquila – Cittaducale (Ri)

Differenze con gli altri sieri anti Covid-19

A differenza degli altri sieri anti-Covid(Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson, Sputnik) che usano tecnologie a mRna o vettore virale, Novavax è invece basato sulla tecnica delle proteine ricombinanti, ovvero non contiene né codice genetico, RNA o DNA, né il virus vivo o attenuato.

La tecnologia utilizzata, cioè quella delle proteine ricombinanti, è già in uso dagli anni ’80 e ha permesso di produrre vaccini come quello contro l’epatite B, la meningite e il papilloma virus.

Per ulteriori informazioni su come prenotare la somministrazione del vaccino Novavax, consulta la nostra pagina Prenotazione vaccino Lazio oppure nella pagina informativa della regione Lazio consultabile a questo link VACCINAZIONE NOVAVAX – Salute Lazio

Per saperne di più sul nuovo vaccino anti Covid-19 Nuvaxovid di Novavax vi invitiamo a leggere il nostro articolo: NOVAVAX nuovo vaccino anti Covid-19 – tutte le informazioni aggiornate – Prenotazione vaccino

 

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Prenotazione vaccino Novavax Regione Marche

La Regione Marche parte da mercoledì 23 febbraio 2022 con le prenotazioni per la somministrazione del vaccino Novavax (Nuvaxovid) per tutte le persone con età uguale o maggiore di 18 anni.

Come prenotare il vaccino Novavax nella Regione Marche

La vaccinazione con il nuovo siero anti Covid-19 si può prenotare tramite il portale messo a disposizione da Poste Italiane raggiungibile al seguente link:

https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/booking/#/login

Per poter effettuare la prenotazione vaccino Novavax Regione Marche online è necessario avere a disposizione la Tessera Sanitaria per poter inserire il numero di tessera ed il codice fiscale, inoltre dovranno essere inseriti i propri dati personali  ed un numero di cellulare al quale verrà notificata la conferma della prenotazione. 

Per scegliere il Vaccino Novavax si dovrà selezionare il centro vaccinale con inserita la specifica indicazione: “Nome centro vaccinale – Novavax”.

Con l’avvio della prenotazione, verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si dovrà presentare al Punto di Vaccinazione.
La data per effettuare la seconda dose  sarà comunicato al momento della somministrazione della prima dose.

Documentazione necessaria al momento della vaccinazione con Novavax

Inoltre in occasione del primo appuntamento l’utente dovrà portare con se una serie di documenti debitamente compilati con in più anche la nota informativa Novavax.

  • Nota informativa

https://www.asur.marche.it/documents/20182/1589754/nota_informativa_Novavax.pdf/bcbce03b-0b14-48a8-ad27-ebcf30bf51c2

  • Scheda anamnestica

https://www.asur.marche.it/documents/20182/1106627/Scheda_anamnestica.pdf/24f7ff38-28ad-4f52-826e-b59f73ec56d2

  • Modulo di consenso al ciclo vaccinale primario

https://www.asur.marche.it/documents/20182/1441003/Modulo_Consenso_Informato+Anti-Covid+Maggiorenni+Nazionale.pdf/8265cd79-b84a-43a6-8a95-dba5fd256db5

  • Autocertificazione

https://www.asur.marche.it/documents/20182/1422451/Autocertificazione.pdf/1118aa95-f248-4546-8804-a2896e2ace6a

Qualora si riscontrassero difficoltà o dubbi nella compilazione della documentazione ci si può rivolgere direttamente al medico presente al momento della vaccinazione.

Tutta la documentazione completa anche per altri tipi di vaccini ed altre fasce di età è scaricabile al seguente link: https://www.asur.marche.it/web/portal/modulistica1

Si può modificare un appuntamento?

Si comunica che il sistema di prenotazione non consente lo spostamento degli appuntamenti ma solo l’annullamento quindi qualora fosse necessario si dovrà annullare l’appuntamento preso per effettuare una nuova prenotazione.

Per ulteriori informazioni sulla prenotazione del vaccino Novavax nella Regione Marche potete visitare la pagina ufficiale raggiungibile al seguente link:

https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni/Vaccino-Novavax

Inoltre per avere più informazioni e conoscere meglio il nuovo siero anti Covid-19 (Novavax) vi suggeriamo di leggere il nostro articolo

 

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Abolizione del Green Pass

Articolo del 22 Febbraio 2022 – leggi il nostro approfondimento con tutte le informazioni aggiornate Abolizione Green pass: dal 31 Marzo inizia il ritorno alla normalità

Continua la discesa della curva epidemiologica con la diminuzione di ricoveri e terapie intensive, in parallelo crescono le voci su una possibile abolizione del green pass.

Si iniziano ad intravedere i primi segni di un lieve miglioramento anche se purtroppo il numero dei decessi è ancora alto. Cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane? Si avvicina anche per l’Italia, come per altri Paesi,  il momento di allentare le restrizioni con un graduale ritorno alla normalità?

Primi segnali di allentamento delle restrizioni

L’obiettivo del Governo è sicuramente quello di arrivare ad un definitivo addio al Certificato Verde, ma quando si potrà avverare tutto questo? I pareri dei diversi esperti sono discordanti, se per qualcuno “il Green Pass sta esaurendo il suo scopo principale” per altri la parola d’ordine è prudenza.

Nonostante non ci sia una linea di pensiero comune i primi risultati positivi stanno arrivando e dopo l’11 febbraio, data in cui sono state eliminate le mascherine all’aperto, nelle prossime settimane verranno valutati anche quali potrebbero essere i luoghi più affollati rispetto a quelli dove c’è una minore concentrazione di persone per una possibile eliminazione delle mascherine anche al chiuso. Un primo segnale di questo andamento è la notizia che dal 10 marzo in cinema, teatri e stadi si potrà tornare a consumare cibi e bevande.

Inoltre sembra che dal 1° marzo la capienza potrebbe salire al 75% negli stadi e al 60% nei palazzetti per poi arrivare all’obbiettivo del 100% negli impianti all’aperto e al 75% in quelli al chiuso alla data del 31 Marzo (fine dello stato di emergenza). Chiaramente per avere conferma di tutte queste notizie aspettiamo l’uscita in gazzetta ufficiale.

 E per il Green Pass quali sono le possibili date in cui potremmo definitivamente liberarci di questo “lasciapassare”?

Green Pass verso l’abolizione?

Il primo obbiettivo da raggiungere per poter pensare ad un’abolizione del Certificato Verde è il completamento della somministrazione delle terze dosi, che secondo alcuni esperti si potrebbe  verificare antro il 31 Marzo (fine dello stato di emergenza e prima data ventilata per un’ eventuale abolizione del Green Pass).

Altro punto da non sottovalutare è l’obbligo vaccinale per gli over 50 che vede ancora circa 500 mila lavoratori non vaccinati e la cui scadenza sarà il 15 Giugno (altra possibile data per abolire il Green Pass) ma sono numerose le voci su una possibile proroga dell’obbligo vaccinale per questa categoria, in questo caso come e quando sarà possibile abolire la Certificazione Verde?

Un’altra delle probabili soluzioni è quella che dal 1° aprile inizi una graduale riapertura che dovrebbe iniziare eliminando per primo l’obbligo del Super Green Pass  sostituendolo per esempio con quello base (rilasciato anche solo con tampone negativo). In questo modo gli italiani potrebbero accedere più facilmente a ristoranti e piscine all’aperto, a stadi e sport di squadra, agli alberghi, inoltre questo consentirebbe a italiani e stranieri privi di Green Pass Rafforzato di programmare le vacanze già dalla prossima Pasqua e più in la anche le vacanze estive.

Inoltre potrebbe non servire più alcuna Certificazione ne per  lo shopping ne per banche e uffici postali oltre che per parrucchieri, barbieri, estetisti e tutti i centri di servizi alla persona. 

Resterà invece molto probabilmente fino all’estate l’uso del Green Pass rafforzato o base nei trasporti a lunga percorrenza.

Riassumendo possiamo dire che ad oggi sembra esserci ancora parecchio caos al riguardo, ben vengano tutti i segnali di allentamento dati fino ad oggi ma per quanto riguarda un definitivo addio al Green Pass probabilmente si dovranno aspettare le prossime settimane e verificare sia l’andamento dei contagi ma soprattutto l’incremento delle vaccinazioni da qui al 15 Giugno, tutto questo soprattutto per non rischiare di vanificare tutti i sacrifici fatti fino a questo momento

Secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa per ora l’unica certezza sembra quella della fine dello stato di emergenza su cui ha dichiarato: “credo che sicuramente non verrà più rinnovato e da quel momento inizierà certamente una fase nuova“. All’interno del Governo si fanno sempre più importanti le pressioni da parte di chi vuole un alleggerimento delle restrizioni, inclusa l’abolizione del green pass obbligatorio sul posto di lavoro, proprio in occasione della fine dello stato di emergenza, quindi a partire dal 1 Aprile 2022.

Aspettiamo ulteriori comunicazioni dai siti ufficiali per poter aggiornare il nostro articolo con ulteriori notizie.

 

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NOVAVAX nuovo vaccino anti Covid-19 – tutte le informazioni aggiornate

Nuvaxovid prodotto dall’azienda americana Novavax, è l’ultima arma, in ordine di tempo, approvata dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) contro il virus Sars-CoV-2.

Essendo ormai abituati a riferirci ai diversi vaccini disponibili con il nome dell’azienda produttrice anziché con il nome commerciale ci è più facile identificarlo con il nome di Novavax.

Questo nuovo vaccino affianca i noti Pfizer e Moderna nella lotta contro il Covid-19. Ma cosa ha di diverso rispetto ai vaccini già conosciuti? Proviamo a capirlo meglio rispondendo ad alcuni quesiti.

Vaccino Novavax: quante dosi

Il vaccino Novavax è disponibile in Italia dal mese di Febbraio 2022 ed il suo ciclo vaccinale prevede due dosi somministrate per via intramuscolare, di solito sul deltoide, a distanza di 21 giorni l’una dall’altra e per il momento è stato autorizzato per i soggetti con età pari o superiore a 18 anni.

La regione Lazio ha annunciato la possibilità di prenotare le somministrazione del vaccino Novavax a partire dal 24 Febbraio.

Vaccino Novavax e terza dose

Il vaccino Novavax non è attualmente autorizzato come dose booster (terza dose) per chi ha precedentemente avuto la somministrazione dei vaccini pre-esistenti (es. Pfizer e Moderna).

Il vaccino Novavax è al momento approvato da Aifa  esclusivamente per i soggetti con un età pari o superiore a 18 anni e solamente per la prima e la seconda dose (ciclo vaccinale primario e non per il booster)

Si può somministrare anche nei soggetti che in precedenza hanno contratto il Covid?

Nell’ambito della sperimentazione secondo l’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) non sono stati riscontrati effetti avversi aggiuntivi nelle persone vaccinate con Novavax (Nuvaxovid) che avevano contratto in precedenza il Covid-19.

Differenze con gli altri vaccini

Novavax si differenzia dagli altri vaccini per il meccanismo d’azione ma non per l’efficacia che, secondo i dati disponibili, sembra essere molto alta, si parla infatti di un’efficacia che sfiora il 90% contro il Covid sintomatico dopo 7 giorni dalla seconda dose.

E’ basato sulla tecnica delle proteine ricombinanti a differenza degli altri sieri anti-Covid (Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson, Sputnik) che usano tecnologie a mRna o vettore virale, ovvero non contiene né codice genetico, RNA o DNA, né il virus vivo o attenuato.

Inoltre la tecnologia delle proteine ricombinanti è già in uso dagli anni ’80 e ha permesso di produrre vaccini come quello contro l’epatite B, la meningite e il papilloma virus, proprio per questo potrebbe essere preso in considerazione anche dai più timorosi che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione perché diffidenti nei confronti dei sieri finora commercializzati.

Come si conserva Novavax?

Si può conservare in frigorifero per sei mesi ad una temperatura di 2-8 °C e fino a 12 ore a 25° questo potrebbe semplificare di molto la sua distribuzione soprattutto in Paesi economicamente non avanzati.

Come funziona Novavax?

Come abbiamo visto Novavax è quindi un vaccino proteico, cioè contiene frammenti, prodotti in laboratorio, della proteina Spike con aggiunta di un adiuvante cioè una sostanza, in questo caso la saponina,che aiuta ad aumentare l’efficacia del vaccino per ottenere una risposta immunitaria superiore, consentendo, tra l’altro, di iniettare una minor quantità di proteine.

Quando ad una persona viene somministrato questo vaccino, il suo sistema immunitario identificherà le particelle proteiche come estranee e produrrà difese naturali tramite gli anticorpi IgG ed IgM selettivi e attraverso la produzione dei linfociti T e B.

Se la persona vaccinata dovesse entrare in contatto con il Covid-19, il sistema immunitario riconoscerà la proteina Spike originale, presente sulla superficie del virus, e risponderà combattendola.

Effetti avversi

Come qualsiasi altro medicinale, anche per Novavax,si possono riscontraredegli effetti indesiderati anche se non è detto che succeda.

La maggior parte degli eventi avversi che si sono presentati sono stati generalmente di entità lieve o moderate e comunque destinati a risolversi entro un paio di giorni dopo la vaccinazione.

I disturbi più comunemente riscontrati sono:

  • arrossamento, gonfiore e dolore nel sito si iniezione;
  • stanchezza e affaticamento;
  • dolori muscolari;
  • mal di testa;
  • sensazione generale di malessere;
  • dolori alle articolazioni;
  • nausea e/o vomito.

In alcuni casi è stata riscontrata anche un po’ di febbre e più raramente ingrossamento dei linfonodi, aumento della pressione sanguigna ed eruzione cutanea.

Infine sono stati riscontrati casi di allergie anche gravi quindi, nel caso di persone con specifiche allergie, occorrerà una valutazione insieme al proprio medico del rapporto tra rischi e benefici.

 

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Tamponi fai da te COVID-19: cos’è, dove acquistarlo, modo d’uso e attendibilità

La quarta ondata ed il conseguente aumento dei contagi dovuto all’alta trasmissibilità della variante OMICRON ha causato, soprattutto durante le festività appena trascorse, una corsa sfrenata tamponi fai da te, che erano diventati irreperibili sia nelle farmacie e negozi sia on-line, visto anche il loro costo contenuto (dai 5 euro ai 10 euro circa).

Se da una parte questi strumenti di autotestig hanno appunto il vantaggio di avere un costo ridotto e di dare un risultato in brevissimo tempo (in media 15 minuti), dall’altra la loro affidabilità è molto spesso messa in discussione in quanto il risultato è influenzato da variabili come per esempio il modo in cui si esegue l’auto-test, o dalla fase dell’infezione in cui ci si trova.

Tutto questo può portare ad una probabilità più alta di ottenere falsi negativi (soprattutto se la carica virale nel corpo è bassa) o falsi positivi. Ma vediamo di conoscere meglio questo tipo di test.

Test fai da te COVID-19, cosè?

Il test fai da te COVID-19 è un test rapido di tipo antigenico, come quelli eseguiti in farmacia, il cui esito consente di verificare in autonomia e comodamente a casa se siamo positivi o negativi al COVID-19.

Come abbiamo già visto nel nostro articolo “Tamponi covid: molecolari, antigenici rapidi e salivari. Dove farli, differenze ed attendibilità”, un tampone rapido antigenico va alla ricerca degli antigeni, cioè le proteine (Spike protein) tipiche del coronavirus SARS-CoV-2 (COVID19), diversamente dai tamponi molecolari che invece ricercano tracce del materiale genetico del virus, cioè l’RNA virale, e sono come abbiamo visto i più accurati e affidabili.

Test fai da te COVID-19, dove acquistarli

I test fai da te per la diagnosi del COVID-19 si possono acquistare in farmacia, al supermercato, nei negozi ben forniti ma anche on-line se si vogliono evitare code ma soprattutto se non si vuole uscire di casa perché si ha il dubbio di essere positivi.

A tal proposito possiamo segnalarvi questo prodotto certificato CE disponibile nel momento in cui viene scritto il presente articolo:

Test fai da te COVID-19, come funziona?

Cominciamo con il dire che ci sono due tipi diversi di test rapidi fai da te, quello nasale e quello salivare, vediamo di seguito le modalità standard per eseguire il primo tipo di test:

  1. si raccoglie il campione inserendo un bastoncino ovattato, sterile e flessibile, attraverso la narice (2-3 cm nella cavità nasale, a seconda delle istruzioni indicate dal produttore dell’autotest acquistato) facendolo ruotare delicatamente  per raccogliere il materiale biologico, l’operazione deve eseguita in entrambe le narici;
  2. il bastoncino viene poi inserito in un’apposita provetta contenente  il liquido reagente fornito nel kit;
  3. a questo punto si lasciano cadere alcune gocce (circa 3 a seconda dei test) sul tester nel punto indicato in ogni kit, nell’immediato si verifica che sia stato eseguito correttamente controllando che sia visibile la linea in corrispondenza della lettera C;  
  4. trascorsi poi circa 15 minuti si può effettuare la lettura del risultato che va verificato in questo modo:
  5. se compare solo la linea in corrispondenza della lettera C il test è stato eseguito correttamente ed è negativo;
  6. se compare invece solamente la linea in corrispondenza della lettera T il test non è valido e ne va eseguito uno nuovo;
  7. se compaiono entrambe le linee (sulla lettera C e sulla lettera T) il test è positivo, ciò significa che si è stati contagiati dal virus del COVID-19 e bisogna contattare il proprio medico di base che darà tutte le indicazioni del caso

Il test fai da te salivare funziona in modo simile, ma prevede la raccolta di alcune gocce di saliva come campione.

Test fai da te COVID-19, affidabilità

Abbiamo visto che i test rapidi fai da te sono come quelli eseguiti in farmacia però ci sono  alcune importanti differenze da non sottovalutare.

Quelli che vengono effettuati in farmacia sono infatti eseguiti da operatori sanitari certificati che conoscono le tecniche per prelevare il giusto campione richiesto, mentre i fai da te sono fatti da cittadini spesso inesperti che rischiano di non eseguire correttamente il test e mettere così in dubbio la sua attendibilità.

Inoltre mentre gli esiti positivi dei tamponi antigenici effettuati in farmacia vengono immediatamente comunicati al Dipartimento di Sanità Pubblica,  i test fai da te non sono tracciabili  perché soggetti ad autodenuncia in caso di positività, il che può essere un problema per il tracciamento dei soggetti positivi al COVID-19.

Quindi i test rapidi fai da te sono affidabili?

La risposta dipende da diverse variabili in quanto la precisione di questo test può variare anche  in funzione del momento in cui si preleva il campione, potrebbe infatti capitare di autosomministrarsi un tampone rapido fai da te in un momento in cui la carica virale è bassa (per esempio all’inizio dell’infezione) e ottenere quindi un esito negativo che però dopo poche ore potrebbe cambiare.

In virtù di questo molti esperti ritengono che i test fai da te non sono finalizzati all’autodiagnosi in caso di sintomi ma si possono rivelare utili nei casi in cui serva verificare, entro pochi minuti, la positività o meno al COVID-19.

Indicativamente  i test fai da te COVID-19 sono strumenti potenzialmente utili quando non è possibile effettuare immediatamente un test molecolare (in caso di esito positivo del test fai da te, il risultato andrà confermato con un test molecolare non appena possibile).

Alla luce di questo possiamo quindi dire che il tampone antigenico fai da te può rilevarsi utile in determinate condizioni:

  • usato poco prima di incontrare una persona fragile per assicurarti almeno di avere una carica virale bassa e quindi poca probabilità di risultare contagioso.
  • se si è vaccinati ed asintomatici, un esito negativo unito alla protezione garantita dal vaccino significa che ci si potrà spostare in modo sicuro.

Di parere opposto è invece l’Emilia Romagna, la prima regione italiana a lanciare l’autotesting,  ritenendo quindi valido il test rapido fai da te per individuare i casi positivi al COVID-19.

Da mercoledì 19 gennaio 2022 tutti i cittadini assistiti nella regione che hanno già ricevuto la terza dose (booster) del vaccino anti COVID-19 e sono asintomatici potranno verificare la propria eventuale positività effettuando un test antigenico rapido fai da te (di quelli autorizzati e venduti in farmacia, negozi e supermercati) e nel caso sia necessario attivare online l’isolamento attraverso il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico. Con le stesse modalità, dopo 7 giorni si potrà segnalare l’eventuale negatività al virus e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 

Invece nel caso in cui non sia stato completato il ciclo vaccinale, l’unica cosa da fare è contattare il proprio medico di base e attendere indicazioni specifiche.

Precisiamo che i test da utilizzare per l’autotesting  per essere validi, devono riportare il marchio CE, seguito da un codice di 4 cifre, che certifica che quel test è valido per l’uso a domicilio e senza assistenza da parte di un operatore sanitario. Deve inoltre avere le istruzioni sulle modalità d’uso e sull’interpretazione del test anche in italiano, per garantire che sia valido sul nostro territorio.

Questa procedura se applicata su tutto il territorio nazionale potrebbe rivelarsi molto utile per snellire e alleggerire, per quanto possibile, il carico di lavoro di farmacie e strutture sanitari ma al momento non tutte le Regioni sono di parere favorevole. Aspettiamo quindi ulteriori aggiornamenti per potervi dare altre informazioni in merito.

 

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Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione anti Covid-19: come ottenerla e scaricarla

Tra le novità entrate in vigore il 7 febbraio 2022, a seguito del nuovo Decreto Legge, c’è quella riguardante la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione anti COVID-19.

Dal 7 febbraio le nuove certificazioni vengono rilasciate esclusivamente in formato digitale per permetterne la verifica attraverso la scansione del QR code.

Cosa succede alle certificazioni di esenzione ottenute prima del 7 febbraio?

Fino al 27 febbraio sarà possibile utilizzare sia le vecchie certificazioni di esenzione cartacee sia quelle digitali (stampate o su dispositivo mobile) ma dal 28 febbraio sarà necessario avere esclusivamente il certificato in formato elettronico per accedere a luoghi e servizi dove è richiesta la Certificazione verde Covid-19.

Dove è valida la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione e per quanto tempo?

La Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione anti Covid-19 è valida solo su territorio nazionale e può essere esibita in tutti quei luoghi dove è richiesto il Green Pass.

La sua validità è indicata nella certificazione stessa e dipende dalla specifica condizione clinica per cui è stata rilasciata.

Chi può ottenere l’esenzione dalla vaccinazione anti Covid-19?

Possono ottenere l’esenzione dalla vaccinazione tutti coloro che si trovano in una situazione di accertato pericolo per la salute e abbiano specifiche condizioni cliniche documentate.

A chi ci si deve rivolgere per l’attestazione dell’esenzione dal vaccino anti Covid-19?  

L’esenzione dalla vaccinazione viene attestata gratuitamente e su richiesta dell’assistito da un medico certificatore (Medico di famiglia, Pediatra di libera scelta, Medico vaccinatore delle strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate, Medici Usmaf o Medici Sasn operativi nella campagna di vaccinazione anti Covid-19)

Cosa occorre per ottenere la certificazione di esenzione digitale?

Quando il medico certificherà l’esenzione alla vaccinazione rilascerà all’assistito un’attestazione, in formato digitale o cartaceo, a cui è associato il Codice Univoco di Esenzione dalla Vaccinazione (CUEV) che sarà necessario per scaricare l’esenzione in formato digitale.

Inoltre verrà inviato, via SMS o e-mail (in base ai recapiti indicati dall’assistito), un codice AUTHCODE, utilizzabile in alternativa al codice CUEV per scaricare la certificazione.

Il QR Code e il CUEV presenti nella Certificazione di esenzione vanno esibiti, inoltre, dagli esenti per usufruire dell’esecuzione gratuita dei test antigenici rapidi in farmacia.

Come scaricare la Certificazione digitale di esenzione dalla vaccinazione anti COVID-19?

Per scaricare la Certificazione di Esenzione digitale si possono utilizzare diversi modi in base alle disponibilità di ogni utente come ad esempio on-line tramite il sito del Governo accedendo con Tesserea Sanitaria oppure SPID o CIE, tramite App IO, IMMUNI, o tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico. Se invece non si dispone di uno strumento digitale si può chiedere aiuto a Medici, Pediatri, Farmacisti, professionisti sanitari e laboratori pubblici e privati, che potranno recuperare gratuitamente la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione che sarà consegnata all’assistito in formato cartaceo o digitale.

Ma vediamo insieme come scaricare la Certificazione in modo autonomo

Come scaricare la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione tramite il modulo on-line

Per scaricare la Certificazione on-line sull’apposito sito del Governo, raggiungibile a questo link Ottieni la certificazione – Certificazione verde COVID-19 o di esenzione dalla vaccinazione (dgc.gov.it) si devono inserire i seguenti dati:

  • le ultime 8 cifre del numero identificativo della Tessera Sanitaria;
  • la data di scadenza della Tessera Sanitaria;
  • il Codice Univoco di Esenzione dalla Vaccinazione (CUEV) o in alternativa il codice AUTHCODE;
  • la scelta della lingua della Certificazione.

A questo punto si può salvare la certificazione sul proprio dispositivo mobile (ma anche stamparla) per poterla mostrare in qualsiasi momento anche se non si dispone di una connessione internet.

Come scaricare la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione tramite App IMMUNI

IMMUNI va scaricata sul proprio dispositivo mobile e una volta eseguito questo passaggio si può procedere nel seguente modo:

  • inserire il Codice Univoco di Esenzione dalla Vaccinazione (CUEV) o in alternativa il codice AUTHCODE;
  • inserire le ultime 8 cifre del numero identificativo della Tessera Sanitaria;
  • digitare la data di scadenza della Tessera Sanitaria.

Da questo momento la Certificazione di esenzione sarà disponibile nell’apposita sezione “EU Digital” dell’App.

Per saperne di più sull’App IMMUNI si può consultare il sito dedicato raggiungibile al seguente link: https://www.immuni.italia.it/

ATTENZIONE:

Sia nel caso del modulo on-line che App IMMUNI, per scaricare la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione, in alternativa al CUEV occorre il codice AUTHCODE che viene ricevuto via SMS o e-mail ai recapiti comunicati in sede di prestazione sanitaria. Se, per qualsiasi motivo, fosse andato perduto o non sia stato ricevuto si potrà recuperare in autonomia attraverso il seguente link  https://www.dgc.gov.it/spa/public/reqauth inserendo i dati che elenchiamo di seguito:

  • Codice Fiscale;
  • ultime 8 cifre della Tessera Sanitaria;
  • il tipo di evento per il quale si richiede il codice;
  • la data dell’evento;

Come scaricare la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione tramite App IO:

Si deve scaricare l’applicazione sul proprio cellulare, se già non è stata scaricata in precedenza, ed accedere con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (carta di identità elettronica); una volta effettuato l’accesso si procede nel seguente modo:

  • nella sezione “Messaggi” si riceverà una comunicazione inviata dal Ministero della Salute contenente la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione;
  • aprendo il messaggio l’App mostrerà il QR Code e i dati del certificato, che potrà essere esibito direttamente da IO, o in alternativa, lo si potrà salvare sul proprio dispositivo per poterlo mostrare anche in modalità offline, rimarrà comunque disponibile anche nella sezione “Messaggi” dell’App.

Per maggiori informazioni sull’App IO è possibile visionare la pagina dedicata cliccando sul seguente link: https://io.italia.it/cittadini/

Come scaricare la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione tramite Identità digitale SPID o CIE

Se si è in possesso di uno SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o di una CIE (Carta di Identità Elettronica) si può scaricare la propria certificazione di esenzione aprendo il seguente link https://www.dgc.gov.it/spa/auth/login e procedendo nel seguente modo:

  • scegliere una delle due opzioni SPID o CIE e accedere con le proprie credenziali;
  • scegliere la lingua della certificazione e cliccare su “Recupera Certificazione”;
  • la Certificazione sarà disponibile in formato PDF o QR Code e si potrà salvare sul proprio dispositivo o stamparla.

Come scaricare la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione tramite Fascicolo Sanitario Elettronico:

Accedendo al Fascicolo Sanitario Elettronico raggiungibile a questo link https://www.fascicolosanitario.gov.it/fascicoli-regionali si dovrà:

  • scegliere il fascicolo della propria regione;
  • accedere con le proprie credenziali e seguire le istruzioni;
  • a questo punto la Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione sarà disponibile in formato scaricabile e stampabile (PDF).

Cosa succede se una persona titolare di esenzione alla vaccinazione viene contagiata dal Covid-19?

In questo caso la certificazione sarà revocata come avviene per il Green Pass per poi essere riattivata automaticamente con la guarigione (a seguito di un test antigenico rapido con esito negativo).

Per saperne di più sulla Certificazione di Esenzione dalla Vaccinazione in modalità digitale e per tutte le altre novità introdotte con il Decreto Legge del 4 Febbraio 2022 vi invitiamo a visionare il documento integrale della norma consultabile a questo link Dettaglio norma esenzione green pass (salute.gov.it)

 

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Prenotazione vaccino anti-COVID Sardegna: tutte le informazioni aggiornate

Tutte le informazioni su prima e terza dose, modalità di prenotazione, fasce di età e procedura non residenti per la prenotazione vaccino anti-COVID Sardegna

La Sardegna è una delle Regioni italiane in cui è possibile prenotare la vaccinazione anti COVID-19. Come riportato nella pagina dedicata Sardegna – Prenotazione vaccino il mezzo principale per la prenotazione del vaccino anti-covid è il portale messo a disposizione da Poste Italiane.

Vediamo come funziona e quali altre modalità esistono

Prenotazione vaccino anti-covid Sardegna: il portale web di Poste Italiane

Il portale è raggiungibile al seguente link: https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it è sufficiente avere a disposizione la tessera sanitaria e seguire le istruzioni inserendo le informazioni richieste

Prenotare il vaccino anti-covid in Sardegna via telefono

E’ possibile prenotare il vaccino anche chiamando il numero di prenotazione vaccino anti-covid 800009966 . Si tratta del Call Center Prenotazione Vaccino, numero gratuito ed attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00.

Prenotare il vaccino anti-covid in Sardegna attraverso il postino

Grazie alla collaborazione con Poste Italiane, i portalettere attraverso i palmari a loro disposizione possono effettuare la prenotazione del vaccino.

Prenotare il vaccino anti-covd in Sardegna tramite bancomat degli uffici postali (ATM Postamat)

Recandosi presso qualsiasi ATM degli Uffici Postali, cioè presso gli sportelli Postamat anche senza essere clienti Poste, ma accedendo con la tessera sanitaria. Un video tutorial è disponibile al seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=oQjLWjBiKlA

Prenotazione vaccino anti-covid Sardegna: scelta della data e del luogo di somministrazione

In fase di prenotazione sarà possibile scegliere la data e il luogo di vaccinazione, secondo le disponibilità.

Vaccino anti-covid a domicilio in Sardegna

In fase di prenotazione sarà possibile indicare l’eventuale necessità di somministrazione a domicilio per le persone che ne hanno necessità, come da certificazione medica in loro possesso (in questo caso sarà possibile anche fare richiesta diretta al medico di famiglia).

Chi può prenotare il vaccino anti-covid in Sardegna

Possono prenotare la vaccinazione i cittadini appartenenti alle categorie attualmente coinvolte nella campagna vaccinale che siano residenti nella regione o anche non residenti ma che rientrino in determinate casistiche di cui parleremo più avanti in questo articolo.

PRIME DOSI

Da gennaio 2022 sono aperte le prenotazioni anche ai bambini nati a partire dal 2017 (limitatamente a chi ha compiuto 5 anni di età). Quindi in questo momento possono prenotare il vaccino anti-covid in Sardegna tutti i soggetti con età uguale o superiore a 5 anni.

Si ricorda che per tutti i cittadini di età uguale o superiore a 50 anni, vige l’obbligo di vaccinazione

Si evidenzia che presso i Punti vaccinali dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari e dell’Azienda ARNAS “G. Brotzu” di Cagliari, sono previste sessioni dedicate alla vaccinazione dei bambini assistiti dalle stesse Aziende le quali provvederanno alla chiamata diretta dei piccoli pazienti.

Inoltre tutti i cittadini over 60 che ancora devono iniziare il ciclo vaccinale anti covid-19 possono recarsi senza prenotazione in uno degli hub della propria zona per effettuare la prima dose.

TERZA DOSE

La terza dose del vaccino anti covid-19 si può prenotare solo se sono trascorsi almeno 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), indipendentemente dal vaccino ricevuto in precedenza e secondo le stesse modalità indicate all’inizio di questo articolo.

Possono prenotare tutti i cittadini nati a partire dal 2010 (limitatamente a chi ha compiuto 12 anni di età) comprese le persone che rientrano nella Categoria 1 – Elevata Fragilità  (persone estremamente vulnerabili, disabilità grave), di cui sono disponibili le tabelle divise per area di patologia visionabili a questi link:

QUARTA DOSE

La quarta dose del vaccino anti covid-19 si può prenotare solo se sono trascorsi almeno 120 giorni dal terza dose, indipendentemente dal vaccino ricevuto in precedenza e secondo le stesse modalità indicate all’inizio di questo articolo.

Possono accedere alla quarta dose tutti i soggetti over-60 ed i soggetti over-12 fragili, secondo quando indicato dal ministero della Salute e riassunto in questa pagina Quarta dose chi sono i soggetti fragili ed immunodepressi

NON RESIDENTI

La vaccinazione anti Covid-19 è consentita anche ai cittadini non residenti ma domiciliati in Sardegna per i seguenti motivi:

  • motivi di lavoro;
  • assistenza familiare;
  • qualunque altro giustificato motivo che imponga una presenza continuativa.

I cittadini che rientrano nei suddetti casi, possono prenotare attraverso la piattaforma di Poste Italiane, tramite la modalità di pre-adesione.

Allo stesso modo è consentita la somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid 19 ai turisti solo se la loro permanenza si prolunghi per più di due settimane e limitatamente alla disponibilità di dosi fornite alla Regione Sardegna e in funzione degli slot disponibili nei punti vaccinali regionali.

Questi cittadini possono prenotare utilizzando la piattaforma di Poste Italiane, tramite la modalità di pre-adesione o tramite la funzione per lo spostamento della seconda dose se il cittadino è residente in una delle regioni che utilizzano la stessa piattaforma (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia, Marche, Sicilia).

Al momento della vaccinazione il cittadino non residente deve presentare un’autocertificazione che attesti la motivazione della sua permanenza in Sardegna.

Tale certificazione è scaricabile al seguente link: Autocertificazione – Dichiarazione sostitutiva di certificazione

Nota per il personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile assistito dai Servizi Assistenza Sanitaria Personale Navigante (SASN) residente in Campania e Sardegna: qualora una persona appartenente alla suddetta categoria si trovasse sprovvisto di Tessera Sanitaria o con Tessera Sanitaria scaduta, dovrà far pervenire una richiesta al SASN di Napoli, ad uno degli indirizzi presenti nel seguente link https://www.salute.gov.it/portale/usmafsasn/dettaglioUsmafSasn.jsp?lingua=italiano&area=usmaf-sasn&menu=vuoto&id=89 indicando i propri dati anagrafici, mail personale e allegando la fotocopia di un documento di riconoscimento valido.

Il SASN farà richiesta al MEF utilizzando il portale preposto. A questo punto verrà generato un foglio provvisorio che riporterà la numerazione con cui gli assistiti potranno prendere l’appuntamento per la vaccinazione sulla piattaforma dedicata.

In seguito la Tessera Sanitaria perverrà, come per tutti gli altri cittadini, presso il proprio domicilio tramite il servizio postale.

 

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Come scaricare il Green Pass

Guida passo passo per spiegare come scaricare il green pass illimitato, green pass da vaccinazione, da guarigione e da tampone

La certificazione verde, detta comunemente Green, Pass non è ormai necessaria solo per l’accesso ad un numero ristretto di luoghi, come RSA e reparti di lunga degenza, ma rimane ancora valida e generata ad ogni ciclo di vaccinazione, quali ad esempio quarta e quinta dose di vaccino anti covid-19.

Ricordiamo che durante il periodo centrale della pandemia, il green pass era obbligatorio per l’accesso ad un gran numero di luoghi pubblici e privati, incluso il luogo di lavoro . Nel nostro articolo Green Pass e Super Green Pass: differenze abbiamo descritto tutte le tipologie di Green Pass ed in quali contesti è necessario, incluso il green pass da guarigione ed il recente green pass illimitato.

In questo articolo forniamo una guida completa e passo passo, su come scaricare il green pass.

Online, SPID o CIE, l’App IO, App Immuni, Fascicolo Sanitario Elettrico: tante modalità, ma anche tanta confusione. Facciamo chiarezza e cerchiamo la via più semplice e veloce

Come scaricare il green pass illimitato

Il green pass illimitato viene emesso a seguito di terza dose oppure a seguito di guarigione, ma solo il alcuni casi. Consulta i dettagli nella nostra pagina Green pass illimitato? Da quando? E per chi?

Se hai diritto al green pass illimitato, puoi scaricarlo in diverse modalità:

  • Attraverso l’App IO
  • Attraverso l’App Immuni (usando tessera sanitaria ed AUTHCODE)
  • Online usando tessera sanitaria ed AUTHCODE
  • Online usando il proprio SPID o carta di identità elettronica (CIE)
  • Online accedendo al fascicolo sanitario della tua regione

Scegli la modalità che preferisci e segui la nostra guida passo passo.

Come scaricare il green pass con l’app IO

Se hai già installato ed utilizzato in passato l’app IO, questo è sicuramente il modo più veloce per scaricare il green pass.

IO è l’app istituzionale che permette al cittadino di interagire con le pubbliche amministrazioni, il suo utilizzo si è diffuso alla fine del 2020 perchè permetteva la gestione dell’iniziativa CASHBACK di stato

Se hai installato l’App IO, non devi fare nulla, il tuo green pass sarà visualizzabile e scaricabile all’interno della sezione “Messaggi” dell’App.

Sia in caso di vaccinazione che di tampone, non appena la certificazione sarà disponibile verrà automaticamente caricata nell’App IO da cui è possibile scaricarla, oppure visualizzarla direttamente dall’App nel momento in cui è necessario.

Step 1: Apri l’app IO

Per accedere all’App IO è necessario avere una carta di identità elettronica (CIE) oppure uno SPID. Visita la pagina dedicata sul sito Italia.it IO, tutta la PA a portata di mano – IO, l’app dei servizi pubblici (italia.it)

Step 2: Visualizza il green pass

Una volta effettuato l’accesso all’App IO tramite CIE o SPID, si aprirà direttamente la sezione Messaggi, se il tuo Green Pass è disponibile vedrai un messaggio proveniente dal “Ministero della Salute” con titolo “Certificazione Verde COVID-19”.

Cliccando sul messaggio si apre il Green Pass, ossia il QRCODE in alto ed i dati personali in basso

Step 3: scaricare il green pass sul proprio telefono

Il green pass può essere utilizzato anche senza scaricarlo sul proprio telefono, il messaggio sull’App IO rimarrà sempre disponibile.

Tuttavia è consigliato scaricare una copia del green pass sul proprio dispositivo, per averlo disponibile anche nel caso in cui non ci sia connessione internet per utilizzare l’App IO. Per scaricarlo è sufficiente cliccare sul tasto SALVA presente in basso a destra.

Si aprirà una piccola finestra dove sarà sufficiente cliccare su “Salva come immagine nella galleria

Step 4: verifica il green pass salvato

Verifica la presenza del green pass all’interno della galleria immagini del tuo dispositivo

Step 5: ulteriori dettagli green pass (facoltativo)

Per utilizzare il green pass è sufficiente avere a disposizione il QRCODE scaricato negli step precedenti.

Tuttavia dall’App io puoi anche consultare e scaricare il dettaglio del green pass che riporta una serie di informazioni aggiuntive che varia a seconda della tipologia di green pass.

Ad esempio in caso di Green Pass da vaccinazione saranno riportate il numero di vaccinazioni, oltre che la tipologia e data dell’ultima vaccinazione.

Consiglio pratico

Se preferisci pe salvare il Green Pass puoi anche fare uno screenshot (salvataggio immagine dello schermo) del QRCODE mostrato al Punto 2 di questa guida

Scaricare il green pass: altri metodi

Se non hai già utilizzato l’App io oppure preferisci utilizzare un altro metodo, il Green Pass può essere scaricato anche utilizzando altre modalità:

  • Online con tessera sanitaria ed AUTHCODE: attraverso questa pagina Ottieni la certificazione – Certificazione verde COVID-19 in cui è necessario inserire i dati della tessera sanitaria ed un codice identificativo (AUTHCODE oppure il codice rilasciato in caso di tampone)
  • Online attraverso SPID o CIE: se possiedi uno SPID oppure una Carta di Identità Elettronica (CIE) puoi scaricare il tuo Green Pass effettuando il login in questa pagina Accedi con identità digitale – Certificazione verde COVID-19 . Non serve inserire ulteriori codici, nè dati della tessera sanitaria perchè accedendo con SPID/CIE il sistema riconosce l’identità e fornisce l’eventuale Green Pass da scaricare.
  • Scaricando l’App IMMUNI con tessera sanitaria ed AUTHCODE, scaricando l’app Immuni (Immuni – Sito Ufficiale (italia.it) sarà possibile scaricare la certificazione verde in modo analogo alla pagina online quindi inserendo i dati della tessera sanitaria ed un codice identificativo (AUTHCODE oppure il codice rilasciato in caso di tampone). Attenzione, il Ministero della Salute ha deciso di ritirare l’App immuni a partire dal 31 Dicembre 2022, quindi non è più possibile scaricare il green pass utilizzando questa modalità
  • Accedendo al Fascicolo Sanitario Elettronico della tua regione e seguendo le istruzioni, in questa pagina trovi tutti i link ai fascicoli sanitari regionali Fascicoli regionali | Fascicolo Sanitario Elettronico

Non hai l’AUTHCODE oppure l’hai smarrito: ecco come scaricare green pass senza AUTHCODE

L’AUTHCODE è un codice che viene solitamente inviato tramite email oppure SMS nei giorni successivi a quello della vaccinazione.

Se non hai ricevuto l’AUTHCODE oppure l’hai smarrito, puoi recuperarlo inserendo una serie di informazioni in questa pagina Ottieni il codice AUTHCODE – Certificazione verde COVID-19 (dgc.gov.it)

Recuperato l’AUTHCODE ora puoi provvedere a scaricare il Green Pass secondo il metodo preferito riportato in questo articolo.

 

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Autotesting COVID-19 Emilia Romagna

Dal 19 gennaio 2022 è stato avviato in Emilia Romagna il servizio di autotesting per l’inizio e  la fine dell’isolamento in caso di positività al COVID-19. La Regione è la prima a sperimentare questo metodo affidandosi al buon senso e alla collaborazione dei cittadini.

Vediamo più nel dettaglio in cosa consiste questo nuovo procedimento.

Cos’è l’autotest COVID?

Per autotest si intende l’auto-somministrazione ti un tampone antigenico rapido nasale (fai da te) per diagnosticare la positività o meno al COVID-19.

A chi è rivolto il servizio di autotesting

Il servizio è riservato ai cittadini asintomatici con assistenza sanitaria in Emilia Romagna che abbiano ricevuto tutte e tre le dosi del vaccino anti-COVID-19 (ciclo vaccinale primario + booster) e che abbiano attivato il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).

A cosa serve il servizio di autotesting?

Questo servizio serve per segnalare la propria positività al Covid-19  attivando autonomamente l’inizio del periodo di isolamento e per dichiarare, dopo l’esecuzione di un tampone con esito negativo, la fine del proprio isolamento. 

Quali sono i test validi ai fini della procedura di autotesting?

I tamponi validi per l’autocertificazione devono innanzitutto riportare il marchio CE, seguito da un codice di 4 cifre, che certifica che il test è valido per l’uso a domicilio.

Inoltre deve necessariamente avere le istruzioni, sulle modalità d’uso e sull’interpretazione del test, anche in italiano per garantire che sia valido sul nostro territorio

Di seguito vi riportiamo il link con la lista costantemente aggiornata dei test validi per la procedura di autocertificazione:

https://salute.regione.emilia-romagna.it/normativa-e-documentazione/elenchi/elenchi/lista-tamponi-autotesting

Come funziona la procedura di autotesting?

Il cittadino asintomatico che vuole effettuare un tampone, perché ha il timore di essere entrato in contatto con un positivo al COVID-19, può effettuare un test fai da te di quelli acquistabili presso le farmacie, negozi o nei supermercati.

La prima cosa a cui bisogna prestare molta attenzione, prima di effettuare il test, è quella di non strappare la parte della confezione su cui viene riportato il codice a barre.

In seguito si può effettuare il tampone antigenico rapido fai da te come riportato sulle istruzioni contenute all’interno della confezione del test acquistato.

Il passo successivo, se l’esito del tampone è positivo, è quello di avvisare innanzitutto il medico di base e contestualmente collegarsi al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, nella sezione  “Servizi Online”, per caricare il risultato e dare così inizio al periodo di isolamento.

Quali sono i passaggi per caricare il risultato positivo del test fai da te?

Caricare l’eventuale risultato positivo del test fai da te è molto semplice:

  • il primo passaggio è quello di inserire l’esito del test, la data e l’orario di esecuzione, il tipo di test utilizzato (digitando il numero del codice a barre riportato sulla confezione del test), il lotto e la data di scadenza;
  • successivamente si deve caricare una foto in cui sia visibile il nome del test utilizzato, il codice a barre (entrambi riportati sulla confezione) ed il risultato del test.

A questo punto, dopo aver caricato ed inviato correttamente i dati sopra riportati, si riceverà una notifica da parte della AUSL, tramite e-mail, di inizio isolamento (entro 24 ore).

Da questo momento dunque parte l’isolamento che, secondo le indicazioni ministeriali, per chi ha ricevuto anche la terza dose del vaccino anti Covid-19, dura 7 giorni  purché la persona sia stata sempre asintomatica o risulti asintomatica da almeno 3 giorni.

Cosa succede trascorsi i 7 giorni di isolamento?

Trascorso il periodo di isolamento (7 giorni calcolati a partire dal giorno successivo alla data del primo tampone positivo) si puòripetere il test fai da te.

Cosa si deve fare se il test effettuato dopo 7 giorni risulta negativo?

Se l’esito del tampone è negativo si accede nuovamente al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico per registrarne il risultato e sottoscrivere un’autodichiarazione in cui si dichiara l’assenza di sintomi riconducibili al Covid-19 (febbre, tosse, rinite, raffreddore) da almeno 3 giorni prima di aver effettuato il test.

A questo punto l’AUSL invierà, tramite e-mail (entro circa 24 ore dal caricamento dall’esito negativo del tampone eseguito),  la notifica di fine isolamento sia all’assistito che al proprio medico/pediatra di base e trasmetterà i dati al Ministero.

La procedura per concludere l’isolamento con un autotest, può essere utilizzata anche da chi, sempre avendo gli stessi requisiti richiesti (tre dosi di vaccino, assistenza sanitaria in Emilia Romagna  e attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico), abbia scoperto di essere positivo con un test rapido in farmacia.

Cosa si deve fare se invece dopo 7 giorni il test risulta ancora positivo?

Se trascorsi i 7 giorni di isolamento il test fai da te risultasse ancora positivo, si potranno effettuare ulteriori tamponi, sempre in autotest,  nei giorni successivi e registrare l’esito sul Fascicolo Sanitario Elettronico non appena si ottiene un risultato negativo.

Se al 21° giorno dalla data di esecuzione e caricamento del primo tampone positivo si è ancora positivi, ma asintomatici, l’AUSL provvederà comunque ad interrompere il periodo di isolamento senza necessità di eseguire ulteriori tamponi. 

Per una più facile e corretta esecuzione della procedura di caricamento dei test positivi sul Fascicolo Sanitario Elettronico, vi indichiamo il video tutorial diffuso dalla stessa Regione Emilia Romagna:

Ad oggi la linea della Regione sembra quella di continuare a puntare sulla collaborazione dei cittadini e dopo una prima sperimentazione di questa procedura, durante la quale saranno effettuati controlli a campione per verificare la corrispondenza dei risultati dei test dai da te con quelli molecolari, lo step successivo sarà quello, con il Ministero in accordo della Salute, di estendere questo sistema anche a coloro che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino anti COVID-19 da meno di 4 mesi.

Qualora ci fossero ulteriori novità o cambiamenti sulle decisioni prese dalla Regione Emilia Romagna provvederemo ad aggiornare le informazioni presenti in questo articolo.

Per ulteriori informazioni sulla tipologia di tamponi ed il corretto utilizzo consulta il nostro articolo Tamponi covid: molecolari, antigenici rapidi e salivari. Dove farli, differenze ed attendibilità – Prenotazione vaccino

 

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Covid scuola, le nuove regole dal 7 febbraio

Varato il 2 febbraio 2022 il nuovo Decreto che stravolge ancora una volta le regole della quarantena a scuola e la gestione dei ragazzi positivi nelle classi.

Una delle grandi novità di questo provvedimento è l’introduzione dei test fai da te o autosomministrati (acquistabili nelle farmacie, nei negozi oppure on-line), per la scuola dell’infanzia ed elementari, a cui per la prima volta viene dato un valore ufficiale.

Covid scuola: Cosa prevede il nuovo Decreto?

Con  il nuovo Decreto in vigore da lunedì 7 febbraio 2022 il Governo alleggerisce notevolmente il meccanismo delle quarantene e limita il ricorso alla DAD prevedendo protocolli differenti per vaccinati e non vaccinati dalle elementari in poi.

Ma vediamo nello specifico i cambiamenti per le scuole di ogni ordine e grado.

Covid scuola infanzia: le nuove regole per nido e materna

Dopo quanti casi di va in DAD?

Si va in DAD dal quinto caso positivo in poi, per una durata di cinque giorni se l’accertamento del quinto caso di positività al COVID-19 si verifica entro cinque giorni dall’accertamento del caso precedente.

Quindi significa che in caso di più studenti positivi, trascorsi 5 giorni senza alcun nuovo caso positivo, il conteggio si “azzera”.

Che succede se ci sono meno di cinque casi di positività?

L’attività didattica prosegue per tutti in presenza fino a quattro casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, con l’obbligo di indossare le mascherine di tipo FFP2 da parte dei docenti fino al decimo giorno successivo all’accertamento dell’ultimo caso positivo con obbligo di effettuare un test antigenico rapido o molecolare o test antigenico autosomministrato alla prima comparsa dei sintomi e se ancora sintomatici al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

In caso di utilizzo del test antigenico fai da te l’esito negativo è attestato tramite autocertificazione di un genitore;

Covid scuola primaria: le nuove regole

Dopo quanti casi di va in DAD?

Si va in DAD dal quinto caso positivo, con quarantena precauzionale, della durata di cinque giorni invece di dieci, ma ci sono alcune eccezioni:

  • Vaccinati due dosi e guariti: L’attività scolastica proseguirà in presenza, ma con l’obbligo di indossare le mascherine  FFP2, fino al decimo giorno successivo all’accertamento dell’ultimo caso positivo, per coloro che dimostrino di avere concluso il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), di essere guariti dal COVID-19 da meno di 120 giorni (o dopo aver completato il ciclo vaccinale primario) oppure di avere effettuato la dose di richiamo (terza dose o booster). Ricordiamo che al momento la terza dose è prevista solo per soggetti con età maggiore o uguale a 12 anni.
  • Esenti dal vaccino: continuano le lezioni in presenza anche coloro che hanno ottenuto un’esenzione alla vaccinazione. 

Tutti gli altri bambini vanno quindi in DAD con quarantena precauzionale di 5 giorni. Per il rientro a scuola basterà l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare senza bisogno del certificato della ASL o del medico di base (per i successivi 5 giorni è però obbligatorio indossare le mascherine FFP2).

Che succede se ci sono meno di cinque casi di positività?

Fino a quattro casi di positività accertati l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’obbligo di utilizzare le mascherine FFP2, per docenti e alunni al di sopra dei sei anni di età, fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso positivo accertato.

In questo caso scatta l’autosorveglianza ed è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o molecolare o test antigenico autosomministrato alla prima comparsa dei sintomi e se ancora sintomatici al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In caso di utilizzo del test antigenico fai da te l’esito negativo è attestato tramite autocertificazione di un genitore.

Covid scuola secondaria di primo e secondo grado: le nuove regole

Dopo quanti casi di va in DAD?

Con due o più casi di positività accertati scatteranno regole diverse:

  • l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2, da parte di alunni e docenti fino al decimo giorno successivo all’accertamento del caso positivo al COVID-19, per coloro che dimostrino di avere concluso il ciclo vaccinale primario o di essere guariti da meno di 120 giorni o dopo aver completato il ciclo vaccinale primario, oppure di avere effettuato la dose di richiamo. Stessa regole (su richiesta di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale per i minori e degli alunni direttamente interessati se maggiorenni) per chi possiede un’idonea certificazione di esenzione dalla vaccinazione.
  • Per tutti gli altri alunni si applica la DAD che passa da dieci giorni a cinque con quarantena precauzionale.

Per il rientro a scuola basterà l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare senza bisogno del certificato della ASL o del medico di base (per i successivi 5 giorni è però obbligatorio indossare le mascherine FFP2).

Che succede se ci sono meno di due casi di positività?

Fino ad un caso di positività l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte di alunni e docenti fino al decimo giorno successivo all’accertamento del caso positivo al COVID-19;

Per ulteriori dettagli leggi il comunicato stampa del governo Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 59 | www.governo.it

Per le altre regole sulla quarantena leggi il nostro articolo Quarantena Covid: le nuove regole – Prenotazione vaccino

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