- Ad -
HomeNewsVirus Dengue in Italia: cos'è, sintomi, numeri e trattamento

Virus Dengue in Italia: cos’è, sintomi, numeri e trattamento

-

Nelle ultime settimane stiamo assistendo a numerose segnalazioni di casi di Dengue nel nostro Paese. Un nome che richiama qualcosa di esotico e lontano da noi, a cui non siamo abituati e per questo capace di suscitare preoccupazione. Ma di cosa si tratta? Di che numeri parliamo? Cerchiamo di fare chiarezza.

Cos’è la Dengue?

Come specificato dal Ministero della Salute, “Per “Dengue” si intende una malattia virale trasmessa da zanzare del genere Aedes infettate dal virus Dengue. […] Si tratta di una malattia infettiva ampiamente diffusa nelle regioni tropicali/sub tropicali in grado di determinare la comparsa di focolai epidemici anche in Europa Continentale, nelle aree in cui il vettore è presente e attivo.

Il vettore di cui si parla è appunto la zanzara Aedes (nello specifico, parliamo della Aedes aegypti ed in alcuni casi, meno frequenti, della Aedes albopictus, più conosciuta con il nome di zanzara tigre) entrambe presenti in Italia.

Il virus dengue è l’agente patogeno responsabile della malattia ed allo stato attuale, se ne conoscono 4 diversi sierotipi: DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4 (DEN-2 e DEN-3 spesso associati a forme più gravi di malattia).

La malattia può presentarsi in forma asintomatica o con stati febbrili più o meno gravi.

Quanti sono i contagi da Dengue nel nostro Paese?

Alla data del 21 Settembre 2023, erano 208 i casi di Dengue rilevati su tutto il territorio nazionale.

La Lombardia è la regione con più casi rilevati (71), segue il Lazio con 36 casi rilevati dall’inizio dell’anno.

Il rientro di persone da Paesi in cui la malattia è endemica può esser stato uno dei motivi che hanno contribuito a portare il virus nel nostro Paese. Inoltre, il caldo umido con cui abbiamo avuto a che fare negli ultimi mesi estivi ha fatto sicuramente il resto, avendo avuto un ruolo importante nella proliferazione delle zanzare, come già detto, vettore di contagio.

Tuttavia l’arrivo dell’autunno ed il calo delle temperature può far ben sperare che la problematica vada ad attenuarsi. Ciò non vuol dire però che non si ripresenterà negli anni a venire, evenienza, al contrario, estremamente probabile.

Come avviene il contagio?

Il contagio avviene nel caso in cui si sia punti da una zanzara che abbia precedentemente punto un soggetto portatore della malattia. Non vi è quindi alcun pericolo di contagio diretto tra esseri umani, poiché questo può avvenire esclusivamente attraverso la puntura di una zanzara infetta. Nonostante ciò, è possibile affermare che l’essere umano sia il veicolo del virus che circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni: in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo.

Quali sono i sintomi della Dengue?

I sintomi della Dengue compaiono solitamente dopo 5-6 giorni dalla puntura della zanzara infetta. Si manifesta con febbre improvvisa, anche molto alta, accompagnata da mal di testa, dolori nella zona degli occhi, nausea, vomito ed eruzioni cutanee diffuse in varie zone del corpo che possono insorgere dopo 3-4 giorni dalla comparsa della febbre. Dolori molto intensi alle articolazioni ne giustificano la denominazione di “febbre rompiossa“. Altri sintomi caratteristici sono stanchezza e depressione che, in alcuni casi, possono anche durare alcune settimane.

In rari casi, la Dengue può manifestarsi in forma grave attraverso la comparsa di febbre emorragica, la quale causa emorragie in diverse parti del corpo. In tal caso è possibile che la persona contagiata vada incontro a veri e propri collassi. Un tale decorso della malattia, se non trattata, può risultare, in rari casi, fatale.

I sintomi tipici della Dengue sono frequentemente assenti nei bambini.

Come avviene la diagnosi?

La diagnosi avviene normalmente attraverso la valutazione dei sintomi, ma può essere accertata solamente tramite l’analisi di un campione di sangue nel quale deve essere rilevato il virus.

Come si cura la Dengue?

Non vi sono trattamenti specifici per curare la malattia ma solamente cure di supporto alla guarigione che attenuino e controllino i sintomi: la maggioranza dei soggetti infettati guariscono completamente dalla Dengue nell’arco di due settimane.

Durante il decorso della malattia è consigliato il riposo assoluto, l’assunzione di farmaci che abbassino la febbre (paracetamolo) e l’assunzione di molti liquidi allo scopo di evitare che il malato vada incontro a disidratazione (che può facilmente insorgere qualora la febbre sia alta e persistente).

Come possiamo proteggerci dalla Dengue?

La maniera più efficace per proteggersi dalla Dengue è, banalmente, evitare le punture di zanzara, con particolare attenzione nelle zone in cui è stata rilevata la presenza della malattia. A tale scopo è sicuramente utile l’uso di repellenti ed indossare un abbigliamento protettivo che aiuti ad evitare punture soprattutto nelle zone del corpo solitamente più esposte nella stagione calda, ossia braccia e gambe.

E’ molto importante evitare ristagni d’acqua sui balconi o nelle abitazioni, ad esempio, svuotando regolarmente i sottovasi delle piante, dove le zanzare facilmente depositano le loro uova e dove successivamente si sviluppano le larve.

Altre misure preventive sono sicuramente l’applicazione di zanzariere a finestre e porte-finestre ed interventi periodici di disinfestazione.

Esiste un vaccino per la Dengue?

In Italia, AIFA ha autorizzato l’utilizzo e la commercializzazione un vaccino denominato Dengvaxia (vaccino contenente il virus vivo, attenuato) efficace contro tutti i sierotipi del Dengue virus, destinato a coloro che sono già stati infettati dal virus e che può essere somministrato a persone in età compresa tra i 6 ed i 45 anni. La precedente infezione deve essere confermata mediate un test da effettuare prima della vaccinazione. La scheda dettagliata relativa a questo vaccino direttamente dal sito dell’AIFA può essere scaricata a questo link.

L’AIFA ha inoltre autorizzato, in data 23/02/2023, l’utilizzo e la commercializzazione di un altro vaccino, denominato Qdenga (anche questo a virus attenuato ed efficace su tutti i 4 sierotipi del virus). A differenza del vaccino Dengvaxia, Qdenga può essere somministrato per prevenire la malattia anche alle persone che non hanno mai contratto l’infezione ed è adatto ad una popolazione più ampia: bambini tra i 4 e i 6 anni e adulti di età superiore ai 45. A questo link è scaricabile il documento ufficiale di autorizzazione dell’AIFA per il vaccino Qdenga.

Come posso vaccinarmi contro la Dengue?

I vaccini contro la Dengue dovrebbero essere disponibili in Italia (tra i Paesi che ne hanno fatto richiesta) a partire dal mese di Ottobre.

Tuttavia non parliamo di una vaccinazione di massa (come accade per il Covid). I vaccini saranno disponibili a pagamento presso strutture sanitarie pubbliche e private ma accessibili solamente a seguito di una valutazione del proprio medico di base o specialista che procederà, eventualmente, con l’emissione della prescrizione medica, anche alla luce della storia clinica del paziente e del suo livello di rischio.

Riassumendo…

Pubblichiamo di seguito un utile e chiaro contributo video dal sito di Fanpage che spiega qual è la situazione attuale in maniera sintetica ed immediata, attraverso le parole del Dott. Emanuele Nicastri, Direttore della Divisione di Malattie Infettive ad Elevata Intensità di Cura dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

 

REGISTRATI alla newsletter di Prenotazione Vaccino

© Riproduzione riservata

Bolletta Luce e Gas troppo alta? Scopri come abbattere i costi nel nostro articolo L’esperto consiglia: come risparmiare sulla bolletta di luce e gas

- Ad -
- Ad -
Rimani Connesso
16,985FansMi piace
5,495FollowerSegui
2,458FollowerSegui
61,453IscrittiIscriviti
Ultime News
- Ad -
Più Lette
Leggi Anche
-